Calcio: 21/01/2007
FC INTERNAZIONALE - ACF FIORENTINA
3-1
(Serie A 2006/07 - 20a Giornata)
TABELLINO
COMMENTI
NICOLA CECERE
MILANO
E tredici. Giunti a questo punto conviene cambiare l'inno sociale, sostituire l'accattivante melodia pop di «Pazza Inter» con i classici.
Ritmi imperiosi come la «Cavalcata della Valchirie» di Wagner oppure «La marcia trionfale» da l'Aida di Verdi sottolineerebbero in modo più
adeguato questo straordinario dominio. Le rilevazioni statistiche sono impressionanti e la serie record di vittorie unite al
pari della Roma a Livorno hanno determinato undici punti di margine sul più immediato inseguitore. Nell'era dei tre punti mai
nessuno aveva accumulato un simile distacco alla prima di ritorno.
IL SALVATORE Invocato da tutti gli appassionati neutrali («Salvateci il campionato»), Luca Toni risponde presente dopo
meno di cinque minuti di gioco. Un cross su punizione guadagnata ed eseguita da Liverani, lui che svetta nel mucchio e mette
dentro approfittando della strana disposizione a zona assunta dai saltatori nerazzurri. Materazzi sta sul primo palo, Burdisso in mezzo e
Maicon sul secondo: non era più logico su palla ferma incollare Materazzi sul gigante viola? Ma il vantaggio della Fiorentina
invece di creare scompensi o sbandamento nella capolista, determaina una immediata reazione che regala mezz'ora di grande calcio.
Perchè giocato in spazi strettissimi, visto che si sta tutti in metà campo e il 4-5-1 di Prandelli è un ulteriore ostacolo, e
perchè autentici pezzi di bravura capovolgono rapidamente il punteggio.
SPETTACOLO Visto che il ritmo, causa il superaffollamento tra area di rigore viola e metà campo, non può essere frenetico,
i vari Cambiasso, Maxwell, Viera e Zanetti fanno girare con mostruosa abilità il pallone (e con l'attrezzo anche la testa agli
avversari), mettendo poi gli assaltatori in condizione di far male a una Fiorentina che si ritrae eccessivamente, probabilmente
interpretando male il piano tattico della vigilia. I cinque centrocampisti sono troppo a ridosso della propria area e questo permette
all'Inter di amnovrare sempre faccia alla porta. In particolare appare sbagliato contrapporre Liverani a Stankovic per una
questione fisica, di passo e di mentalità. Lo si nota in maniera evidente nell'azione del gol di Stankovic, una sorta di replica del 4-3 firmato da
Rivera a Mexico "70. Errore a centrocampo di Liverani, sfera che Stankovic appoggia sulla sinistra ad Adriano, il rinato attaccante
temporeggia e quando vede che il compagno si è smarcato in mezzo all'area gli riaffida il pallone con tocco morbido e preciso:
Decki non ci pensa su, mette il piattone e spedisce all'incrocio.
DISASTRO La Fiorentina accusa e l'Inter affonda i colpi. Ancora Liverani protagonista in negativo: fa un'entrata da karateka su
Vieira che stava uscendo dall'area. Punizione che Stankovic tocca per Adriano, cannonata di sinistro appena sfiorata dalla
barriera e il sorpasso è cosa fatta. Minuti trascorsi dall'illusorio gol di Toni 19. E' l'ennesima dimostrazione dello strapotere
nerazzurro.
REAZIONE Qui però la Fiorentina reagisce. E bene. Prandelli toglie (31') Liverani per Pazzini in maniera da
restituire al combattivo Toni (che scintille con Materazzi) già privato di Mutu, un minimo di appoggio. In termini di
concretezza sotto porta di Toldo (inserito in extremis causa mal di schiena di Julio Cesar) non accade granchè, ma l'avvio di
ripresa è promettente (Toldo a valanga su Toni, poi due conclusioni di Pazzini) e allora il tecnico viola gioca il tutto per tutto
inserendo anche Reginaldo e trasformando la prudenza iniziale in assoluta spregiudicatezza: siamo quasi al 4-2-4.
SFORTUNA Mancini si fa prudente e ricorre a Cordoba per chiudere meglio le fasce, poi chiede ai suoi di non rinculare.
E viene premiato da un episodio discusso e discutibile: il solito gol-non gol che chiude il match proprio quando la Fiorentina si
stava convincendo di poter arrivare al pareggio. Punizione dalla destra di Stankovic, quel gigante di Ibrahimovic schiaccia
di testa, Frey fa un prodigioso tuffo all'indietro e respinge, Ibra ribatte verso la porta con una zampata, ancora Frey ricaccia il
pallone proprio a cavallo della linea bianca. Per il guardalinee Copelli la palla è entrata, per il portiere no, le immagini
tv non danno una sentenza. Certo che l'Inter è fortissima e magari avrebbe segnato un 3-1 incontestabile: doveroso registrare, però,
che in quest'ultima annata magica pure i fantasmi sono dalla sua parte.
Dall’inviato
Luciano Bertolani
MILANO - L’Inter cavalca alla grande il campionato e i suoi record: i tre gol alla Fiorentina
e la tredicesima vittoria consecutiva hanno garantito alla squadra di Roberto Mancini un vantaggio di
ben undici punti sulla Roma (fermata a Livorno) e addirittura quindici sul Palermo (fermato sabato a Reggio Calabria).
Pare che la truppa neroazzurra non trovi avversari alla portata, anche perchè spesso trova arbitri non di
grande spessore (come è avvenuto ieri: la Fiorentina s’è lamentata pesantemente).
L’Inter ha fatto quello che ha voluto e quando lo ha voluto. Infilata da un gol di Toni (complice Maicon)
a freddo, ha pareggiato con Stankovic ed è passata in vantaggio con Adriano nel breve spazio di cinque minuti come
se avesse avuto addosso una forza assassina. Irresistibile la squadra di Mancini che ha prodotto calcio di alto livello
sino a quando ha avuto la voglia e la testa per farlo. Nella ripresa la partita è cambiata ma solo perchè i neroazzurri
ne avevano avuto abbastanza. Convinta di aver regolato il conto, l’Inter ha sposato la linea del contenimento, ma
nonostante questo ha trovato anche il terzo gol con Ibrahimovic che ha generato molte discussioni. Non vi è stata
certezza che il pallone, indirizzato due volte in porta dallo svedese (prima di testa poi di piede) fosse entrato,
ma il guardalinee Copelli, convinto di aver visto ciò che è sfuggito agli altri, ha indicato il gol addirittura dopo
il colpo di testa di Ibra.
L’episodio del gol fantasma ha così ingrassato il risultato. Sappiamo che Prandelli si è lamentato molto per un fallo
da rigore su Jorgensen e per due falli di reazione di Materazzi e Ibrahimovic ai danni dei suoi giocatori. Non ha tutti
i torti, ma anche Toni si è reso responsabile di qualche scorrettezza e, per dirla tutta, anche l’Inter ha protestato
con l’arbitro per un presunto rigore di Gamberini su Adriano. Ci sono stati insomma molti episodi discutibili e
l’arbitraggio è stato insufficiente. Anche parte del pubblico, purtroppo, ha fatto la sua parte visto che Stankovic è
stato colpito al capo da una bottiglietta partita dal settore fiorentino. Dalle pieghe della partita e al di
là degli episodi che hanno seminato molto veleno però è emerso lo straordinario equilibrio dell’Inter, la forza
davvero devastante di Ibrahimovic, i progressi costanti di Adriano che ci è sembrato trasformato, la sapienza tattica
di Cambiasso, la determinazione feroce di Materazzi. Sono stati questi gli uomini che hanno fatto la differenza.
Sulla partita della Fiorentina, che si è presentata a San Siro con quattro difensori e cinque centrocampisti a causa
delle pesanti assenze di Mutu, Santana e Ujfalusi, ha pesato enormemente la sostituzione di Liverani, unico uomo
di qualità e senso tattico dei viola. Non per caso dal suo piede era nato l’iniziale gol di Toni. Prandelli, quando
si è trovato in svantaggio, ha tolto proprio l’ex laziale per far posto al secondo attaccante Pazzini. Il risultato
non è stato felice perchè la Fiorentina si è trovata con un gruppo di mediani assai tosti e determinanti ma senza
quella “mente” che sarebbe servita per una svolta tattica e tecnica della partita. Così il peso della contesa è finita
tutta sulle spalle di Toni (troppo nervoso a dire il vero) che ha lottato come un leone contro tutti. Non poteva bastare
il generoso centravanti viola per creare intoppi al solido meccanismo dell’Inter che ha dato davvero l’impressione,
non solo di essere molto forte, ma anche di aver raggiunto la maturità necessaria per pilotare certe gare nella
direzione voluta.
Domenica, 21 Gennaio 2007
MILANO - L'Inter vince 3-1 contro la Fiorentina in una gara valida per la 20^ giornata della Serie A Tim 2006-2007.
Fiorentina in vantaggio al 5': Liverani batte una punizione dal lato corto sinistro dell'area nerazzurra, Toldo non può nulla sul colpo di testa sotto porta di Toni. L'Inter, che ha proseguito ad attaccare con continuità, trova il meritato pareggio al 20': Ibra serve Adriano sula sinistra, il brasiliano entra in area e pesca il taglio centrale dell'accorrente Stankovic, il piatto destro al volo del serbo è imparabile per Frey. Dopo soli quattro minuti nerazzurri in vantaggio (24'): punizione dal limite destro dell'area avversaria, il diagonale sinistro potente e preciso di Adriano si infila alle spalle di Frey.
Nella ripresa tris nerazzurro al 25': punizione per l'Inter dalla destra. Batte Stankovic, miracolo di Frey sul colpo di testa di Ibra, la palla torna allo svedese che conclude a rete. Frey, completamente dentro la porta, con un guizzo respinge ancora, ma l'arbitro, dopo la segnalazione del guardalinee, convalida il gol.
Il prossimo impegno dei nerazzurri sarà mercoledì 24 gennaio contro la Sampdoria in una gara valida per l'andata delle semifinali della Tim Cup 2006-2007 (stadio "Luigi Ferraris").
www.inter.it
domenica 21 gennaio 2007
Primo Tempo
Fiorentina subito in vantaggio a San Siro grazie a Luca Toni. Decimo centro stagionale per il numero trenta dei viola grazie a un preciso stacco di testa sul cross di Liverani.
L'Inter pareggia al 18' con Stankovic, bravo a liberarsi della marcatura sull'assist di Adriano. Imparabile il suo piatto all'incrocio.
Adriano porta in vantaggio l'Inter con una bordata su punizione che passa sotto la barriera. Al 23' Inter avanti 2-1.
Reazione immediata della Fiorentina che con Jorgensen sfiora il pareggio con la palla che sorvola di poco la traversa. La Fiorentina si fa più offensiva con l'ingresso di Pazzini.Bello scambio Pazzini-Jorgensen, sbroglia tutto Zanetti in area. Angolo della Fiorentina, palla al limite e Gobbi sparacchia alto.
Secondo Tempo
Nella ripresa si gioca molto a centrocampo. Al 12' bel colpo di testa di Pazzini, palla fuori di poco
L'Inter fa il terzo goal con una rete più che dubbia. Ibrahimovic di testa devia da due passi un cross dalla sinistra, Frey compie un miracolo, sulla ribattuta Ibrahimovic ancora colpisce di piede, Frey la devia sulla linea. L'assistente del direttore Morganti assegna la rete 'fantasma'. Dal replay la palla non sembra assolutamente entrata in porta.
Ottima la parata di Frey a due minuti dalla fine sul tiro di Dacourt.
Prandelli: "Episodi condizionano la gara, l'Inter però è più forte"
Cesare Prandelli: "Siamo partiti abbastanza bene. Poi forse ci siamo abbassati troppo dopo il goal segnato. Due episodi ci hanno condizionato, ed è brutto dover commentare una partita di questo tipo partendo da episodi . Il 3-1 ha chiuso la gara anche se la rete forse non c'era. E' indubbio che l'Inter avrebbe vinto anche senza gli episodi a favore, ma quando tanti episodi accadono in una gara in equilibrio, condizionano l'esito della partita. Forse c'era anche un presunto rigore su Jorgensen che poteva riaprire la gara. Ho scelto tatticamente di mantenere lo stesso modulo di tutta la stagione, giocare con due punte tutta la partita sarebbe stato rischioso. Poi avevo pensato di adattare il modulo in corsa. Peccato non essere riusciti a tenere il vantaggio più a lungo".
www.acffiorentina.it