Calcio: 23/09/2006
JUVENTUS FC - MODENA FC
(Serie B - 4a Giornata)
TABELLINO
COMMENTI
Signora Omicidi, gialli ko
TORINO. Modena ai piedi della Signora Omicidi. Juventus-Modena dura 37' minuti, fino al vantaggio di Trezeguet subito bissato
dal raddoppio di Del Piero. Una mazzata che ha spento l'ardore della gagliarda truppa di Zoratto, fino a quel momento a muso
duro su Madama' e rinviato alla ripresa la passerella della superpotenza di Deschamps, ancora a segno con Treze-gol e Nedved e
salutata dal calore del popolo bianconero che in serie B, come la Juve, ci sta come un delfino sull'Himalaya.
Basta guardare la panchina della Juve, dove siedono Marchionni, Giannichedda, Zalayeta, Bojinov, Chiellini e Birindelli,
per capire che il Modena si trova di fronte a una formazione che potrebbe potenzialmente vincere tutte le partite da qui
alla fine del campionato. In campo, opposti alla squadra di Zoratto, ci sono fior di campioni tra cui i tre iridati Buffon,
Camoranesi e Del Piero e una sfilza di nomi che, a cominciare da Nedved e Trezeguet, mettono i brividi solo a pronunciarli.
Soprattutto per chi ha uomini e strutture da B e si trova ad affrontare una superpotenza del calcio mondiale. Juve-Modena,
confronto ritrovato dopo una quarantina d'anni col ritorno dei gialli in A, ha anche stavolta un sapore storico: perchè è
in serie B, categoria in cui Madama è precipitata per le vicende di Calciopoli, ma che con ogni probabilità frequenterà solo
per questa stagione e mai più. Il Modena sale a Torino carico per il successo sul Genoa, ma senza troppe illusioni e i primi
35 minuto sono importanti e coraggiosi. Al primo errore sei gialli, però, arriva una puntura di Trezeguet; al secondo, tre
minuti dopo, una legnata di Del Piero: due fuorigioco fatti male, sugli sviluppi di un angolo e una ripartenza di Madama, sono
costati il match. Perchè se coi pari rango si può anche evitare il peggio, contro campioni come quelli di Deschamps si paga e
con gli interessi. E, infatti, nella ripresa il Modena è volato a Rimini e la Juve ha pensato solo, senza nemmeno troppa voglia di
infierire, a regalare qualche boato ai propri tifosi avvelenati contro Guido Rossi, l'Inter e il potere attuale di quel calcio
che fino a qualche mese fa era stato nelle mani di Moggi, Giraudo e galoppini vari. Zoratto, tentato da voglie di bunker alla
vigilia, conferma la squadra di martedì sera. Baldo recupera e prende il suo posto tra Campedelli e Bentivoglio con Abate e Pinardi confermati nel tridente completato da
Sforzini. Dietro Chiecchi, Centurioni, Perna e Tamburini a protezione di Frezzolini. La Juve? Sentite un po': Buffon in porta, Zebina,
Kovak, Boumsong e Balzaretti nella linea arretrata.
Paro e Zanetti affiancati in mezzo tra Camoranesi e Nedved. Davanti Trezeguet e Del Piero che rispedisce Bojinov in panchina.
Al via di Pieri, il ritmo blando di Madama accende il coraggio del Modena che sciorina bel gioco e non disdegna puntate in
attacco con Nedved che deve addirittura arretrare su Abate. Prima occasione per la Signora al 2' con una deviazione aerea di
Boumsong fuori di un soffio. aL 7' Abate si beve Balzaretti e mette in mezzo per Sforzini che ferma la sfera in favore
di Pinardi il cui tiro è rimpallato in angolo. La Juve sonnecchia, al Modena non sembra vero, ma i gialli non possono distrarsi
un attimo. Al 25' Zebina lungo per Trezeguet, stacco del francese e palla di poco sopra la traversa. Uscita di Frezzolini
su Trezeguet, tiro senza pretese di Pinardi, Juve che accellera ma non sfonda. Al 37', però, l'errore fatale. Angolo di Del
Piero molto arretrato per Zanetti che rimette in mezzo, Baldo resta sul palo e tiene in gioco Trezeguet che da due passi fa
centro. Palla al centro e quasi subito il 2-0. Ancora Zanetti, per Del Piero che allarga sulla destra a Trezeguet, tenuto in
gioco sulla fascia opposta da Chiecchi. Cross del bomber, Perna non ci arriva e per Del Piero è tutto troppo facile. Reazione
gialloblù e gran sinistro di Pinardi, ma i trionfi mondiali e le curve della Seredova non hanno scalfito i riflessi di quel
gran portiere che risponde al nome di Gianluigi Buffon. Il Modena si ripresenta nella ripresa ormai rassegnato e i secondi 45' si
segnalano solo per i cambi e le altre due reti della Juve. Al 69' Troiano a vuoto, Marchionni per Trezeguet che firma la
sua doppietta. Al 72' punizione di Paro, testa di Nedved e poker bianconero. Perna salva sulla linea su Del Piero ed evita
ai gialli un punteggio ancora più pesante. Il Modena, a differenza del Vicenza, non ha mai creduto di poter rimontare e forse,
contro una Juve così, sarebbe stata solo fatica sprecata. Un po' di rabbia in più nella ripresa, però, non avrebbe guastato.
LUCA CURINO
TORINO
Il fuorigioco è un'arma a doppio taglio. Utili a tenere gli avversari lontani dall'area, specie quando sono
tecnicamente superiori, ma fatale se funziona male. E' quanto è successo al Modena, squadra corta e difesa alta,
che ieri ha mandato la Juventus in fuorugioco per una dozzina di volte e in questo modo non ha corso pericoli per
buona parte del primo tempo. Ma poi, alle prime due occasioni in cui hanno sbagliato la tattica, gli uomini di
Zoratto hanno capitolato. Il 4-0 con cui i penitenti bianconeri hanno travolto gli emiliani è tutto qui: come a Crotone,
hanno chiuso la partita con due reti in 5' sul finire del primo tempo e poi arrotondato nella ripresa, quando ormai non
c'era più gara.
SAMURAI. Deschamps, del resto, contro il Modena ha schierato per la prima volta tutti i suoi «samurai»: i tre
campioni del mondo Buffon, Camoranesi e Del Piero, più Nedved e Trezeguet. Non a caso i quattro gol portano la firma di
tre di loro. Ma sarebbe sbagliato pensare che la forza della Juventus risieda solo in questi nomi. In attesa di vedere la
difesa alla prova di attacchi più ficcanti, ieri ha brillato soprattutto la cerniera di centrocampo formata da Cristiano
Zanetti e Paro, dai cui piedi sono partite tre azioni vincenti e altri lanci preziosi, fatta salva la capacità di
interdizione. Il secondo, in particolare, si fa apprezzare oltre che per la personalità e la visione di gioco, per la rapidità con cui
distribuisce la palla. Come quando ha verticalizzato splendidamente per Del Piero che, a porta quasi vuota, ha dato il
tempo Centurioni di chiudere e di negargli il 200° gol con la Juventus.
IL POKER. E' stato l'errore più grave di Ale, tornato in campo dal 1' e per tutta la partita nonostante la tendinite
che l'ha tormentato in settimana. Nel finale il capitano ha sprecato un'altra occasione, in precedenza diversi passaggi,
semplici appoggi, per non dire di qualche palla persa di troppo. Tutto il meglio sta nell'azione del gol, quello del 2-0
(42' pt.), quando Del Piero ha girato di prima a Trezeguet tenuto in gioco da Perna una verticalizzazione di Zanetti ed è
andato a infilare tra due difensori il passaggio di ritorno. Alla resa dei conti l'eroe di giornata è piuttosto il francese,
per quell'assist e la doppietta che lo ha portato a quota 128, a 3 sole reti da Pietro Anastasi sesto cannoniere juventino
di sempre. Già una volta, sul traversone di Zebina tornato in campo dopo 5 mesi, Trezegol si era trovato davanti a Frezzolini
per il grossolano fuorigioco del Modena, ma di testa aveva mandato alto. Una decina di minuti dopo, al 38' pt, raccoglieva un
lancio di Balzaretti e aveva tutto il tempo di controllare di petto e piazzare il diagonale (di Baldo in questo caso il
mancato offside). A metà secondo tempo, poi, è stato Marchionni subentrato a Camoranesi a porgergli al volo il cross
vincente su lancio Zanetti. Tre minuti più tardi (28') Nedved ha chiuso il conto con un raro gol di testa da una punizione di
Paro.
TATTICA VINCENTE. Eppure nella prima mezzora il Modena aveva tenuto bene il campo, provando a sfondare sulle fasce
grazie a un meccanismo dei tre esterni, ma non era mai arrivato a innescare Sforzini, la punta centrale. Deschamps, invece,
nonostante il ritorno di Camoranesi ineggiato dai tifosi che la scorsa settimana lo avevano fischiato, ha predicato ai suoi
di provare per le vie centrali, anche con i lanci. Evidentemente aveva studiato bene la squadra di Zoratto e la sua tattica,
difesa alta e fuorigioco, e grazie alla precisione dei propri lanciatori ha spaccato in quattro il Modena: quattro tiri
nello specchio della porta e altrettanti gol. L'autogol, ancora una volta, l'hanno fatto gli ultras, con uno striscione di
rara cattiveria nei confronti di Cobolli Gigli che si sospetta commissionato da qualcuno che conosce la storia meglio di loro.
Seconda uscita della Juventus all’Olimpico e anche secondo impegno settimanale dopo la trasferta vittoriosa di Crotone. Rispetto a martedì, Deschamps ritrova Del Piero, recuperato dal fastidio al tendine d’Achille, e lo schiera a fianco di Trezeguet, anche lui reduce da un turno di riposo. In difesa si rivede Zebina, alla sua prima partita dopo l’intervento subito in estate.
I bianconeri tentano subito di sbloccare il risultato. Boumsong e Kovac provano a sfruttare di testa due cross di Camoranesi, ma in entrambi i casi (2’ e 5’) il pallone termina sul fondo. Il Modena invece si fa avanti all’8’ con una conclusione in area di Bentivoglio che viene respinta da Kovac. Si lotta molto a centrocampo e sono poche le emozioni fino al 26’ quando Trezeguet, servito da Zebina, in corsa prova a colpire di testa, ma spedisce alto. La squadra di Deschamps, che ha comunque sempre fatto la partita, torna a proporsi in avanti con più insistenza e alla mezzora Trezeguet tenta di avventarsi su un pallone messo in mezzo da Balzaretti, ma il portiere in uscita lo anticipa. Poi arriva il meritato vantaggio. Bella azione di Nedved che serve Del Piero, il cui tiro viene deviato in angolo. Lo stesso Del Piero si incarica di battere il corner, sugli sviluppi del quale Balzaretti serve Trezeguet che con un gran destro batte Frezzolini (1-0). Passano quattro minuti e arriva il raddoppio: splendido contropiede avviato da Del Piero che scambia con Trezeguet. Il francese gli restituisce palla in area e il capitano con un destro in corsa realizza il suo 199° gol in bianconero (2-0). Sotto di due gol il Modena prova a farsi avanti allo scadere. Pinardi impegna Buffon con un sinistro da fuori area, mentre Sforzini di testa manda alto.
La ripresa inizia con Birindelli in campo al posto di Zebina. Nei primi minuti del secondo tempo, il Modena opera due sostituzioni: Troiano e Luisi per Baldo e Chiecchi. Al 4’ Trezeguet prova una girata a rete di destro, ma il pallone finisce a lato. La squadra di Deschamps va vicinissima al terzo gol al 15’ quando Del Piero, lanciato da Paro, avanza, supera il portiere, ma sotto porta il suo tiro viene respinto da Centurioni. Il difensore modenese si propone in avanti al 21’ su punizione di Pinardi, ma il suo colpo di testa finisce sul fondo. Poi è di nuovo e solo Juve. Al 24’ arriva il 3-0. Zanetti serve in area Marchionni, appoggio sotto porta per Trezeguet che insacca. Passano quattro minuti ed è poker. Punizione di Paro che pesca Nedved in area: il ceko di testa batte Frezzolini (4-0). Alla mezzora due cambi, uno per parte: Giannichedda rileva Zanetti, Colacone sostituisce Abate. La Juventus, forte dell’ampio vantaggio, amministra il gioco. Al fischio finale i giocatori vanno sotto la curva a salutare i tifosi che l’hanno sostenuta, come sempre, con grande passione.
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