Calcio: 06/05/05
MODENA - CESENA
(Serie B 2004/05)
TABELLINO
COMMENTI
Modena, delirio playoff
MODENA. Modena, fortissimamente Modena. I gialli spezzano via il Cesena al Braglia, stordendo i romagnoli
con quattro gol, i mettono i piedi in zona playoff. Un maestoso Campedelli apre le danze al 9' e raddoppia al
54': Troiano azzanna ancora, poi Asamoah umilia i bianconeri di Gadda e Castori. 4-0, tifo alle stelle, Braglia
scatenato per i gialli di Pioli che salgono a quota 55, scavalcando Ascoli, Piacenza e soprattutto il Verona,
entrando in zona promozione con la speranza di restarci questa sera.
Poker e vendetta. Tonfo dell'andata riscattato, Campedelli eroe di una serata magica e meritevole
di un contratto a vita per come sta onorando la maglia gialloblù. Doppietta del "tedesco", timbro di
Troiano, eurogol di Asamoah: Modena d'altro pianeta rispetto al Cesena e per la prima volta in zona playoff,
traguardo "sub iudice" in quanto oggi Verona, Ascoli e Piacenza potrebbero riallungare. Ma quella col
Cesena è una vittoria pesantissima che porta a undici i risultati utili consecutivi di una squadra,
quella di Pioli (bravissimo), che scoppia di salute nel cervello e nelle gambe e non vuole farsi sfuggire
gli spareggi-promozione.
Dopo il grave incidente subito da Graffiedi (stagione finita), Pioli deve fare a meno anche di Sommese oltre
che dei soliti Ungari, Giosa, Music e Pasino. Campedelli ha una caviglia quasi fuori uso, ma il "tedesco" - sempre più il simbolo
di questo Modena - stringe i denti e si presenta in campo con la meritata fascia di capitano. Orfano dei due esterni
alti, il mister gialloblù modifica il modulo e propone un rombo a centrocampo: Amerini è il vertice basso, Tisci
quello alto, poi Campedelli a destra e Troiano a sinistra. Dietro, davanti a Frezzolini, Pivotto, Centurioni,
Perna e Tamburini. Fabbrini affianca Asamoah in attacco. Castori, rappresentato da Gadda in panchina, non può
contare su Confalone: Cesena con un 4-5-1 e l'ex Cavalli unica punta. Tra i pali dei romagnoli, al posto di
Indiveri, c'è il giovane Viviano. Romeo fischia il via e il Modena parte deciso anche se inizialmente mancano
punti di riferimento collaudati come Graffiedi e Sommese. Tisci impiega qualche minuto a trovare la posizione
sulla trequarti, ma l'azione dei gialli, ispirata da Amerini, è comunque convincente soprattutto quando si sviluppa
nella zona di Campedelli. Asamoah e Fabbrini cercano la profondità e non si tirano indietro nello scontro
fisico con la difesa bianconera. Al 3' il ghanese libera al tiro il compagno che esplode una bomba dal limite su
cui Viviano si supera. Al 5' spunto di Asamoah sulla destra, gran palla sul secondo palo, ma Fabbrini era sul
primo. Al 9' i gialli passano: Amerini cambia da destra a sinistra, torre del Fabbro nel mezzo e guizzo in tuffo di
Campedelli che insacca di testa. Il "tedesco" non dimentica le sue origini e i trascorsi in Romagna e, per rispetto,
non esulta. Il Cesena tenta di reagire senza scoprirsi e al 23' con una punizione di Della Morte impegna Frezzolini.
Al 30' Romeo come Palanca: c'è un rigore clamoroso per i gialli per un fallo di mano di Ficagna su una torre di
Troiano per Asamoah, ma il fischietto veronese lascia correre. Cavalli si infortuna e viene rilevato da Bernacci.
Partita maschia, non bellissima anche per l'atteggiamento del Cesena che nel finale di tempo rischia su una conclusione
di Fabbrini alzata da Viviano sulla traversa. La ripresa dura appena qualche minuto: Cesena vicino al pari con un
colpo di testa di Rinaudo al 46', replica di Asamoah con una bomba fuori di poco, poi Campedelli decide che è ora
di chiudere il match. Al 54', infatti, il Modena raddoppia. Tisci controlla la sfera al limite, se la porta sul destro
e decide di mostrare a tutti come si possono colpire ben due pali con un tiro: botta dai 16 metri, legno destro,
flipper su quello sinistro, palla che schizza a Campedelli il quale insacca da posizione difficilissima infilando lo
stordito Viviano sotto la traversa. Un legno anche per il Cesena quando Amerini, al 70', alza contro la traversa
una conclusione di Rinaudo. Poi è solo Modena che regala gol e calcio: "tap in" di Troiano su una punizione di Tisci
al 73' per il tris. Pioli regala la passerella a Campedelli che viene salutato da una clamorosa ovazione del Braglia. Asamoah era
l'uomo su cui puntare per l'attacco e dopo il bis di Salerno e la rete di Trieste, ecco un eurogol (interno collo
sul palo lontano) per il poker canarino all'82'. Euforia nel finale col boato del tifo canarino che spazza via
certi De Profundis intonati da chi questo Modena l'aveva denigrato, deriso e retrocesso. E la scivolata sotto
la curva fa rivivere piacevoli sensazioni...
MODENA Il Cesena diventa un tappeto, quello che conduce un Modena vispo,
dritto, imprevedibile, bello e ricco di appeal per la prima volta in zona playoff.
Partita che dura poco, perchè è una ruma aperta dal prodotto del vivaio cesenate
Campedelli e chiusa da un eurogol di Asamoah, che fa rima con serie A. Sì, perchè
adesso qui pensano in grande: le pene invernali sono color seppia, adesso c'è un'
orchestra a colori che sa stare in campo e sa far male davvero.
Passano dieci battiti e il Modena si mette davanti: l'azione parte da Pivotto, tocca
Amerini, pallone a sinistra con Fabbrini che, fulminando Ambrogioni, mette in mezzo per
il taglio di Campedelli-gol. Colpo di testa e il derby comincia così.
Pioli fa tutto bene, allestisce una squadra che in mezzo ragiona con un rombo i cui vertici
sono Amerini (basso) e Tisci (alto); davanti Asamoah e Fabbrini cercano di fare un po' di
giostra incrociando e dando mai punti di riferimento ai «quattro dietro» di Castori e Gadda.
Che, privi di gente tosta tipo Salvetti, Piccoli e Confalone, mettono la squadra secondo un 4-1-4-1
un po' sporco, nel senso che davanti a Biserni (piazzato sui tacchetti di Tisci) giostrano quattro
tipi che non riescono mai a prendere le misure agli avversari nè quelle capaci di stringere contatti
con Cavalli, terribilmente solo. Insomma, il Modena passa e da quel momento il Cesena accusa:
la reazione è una punizione di Ciaramitaro parata al 24', perchè per il resto ci pensano i padroni di
casa. Che impostano, girano il pallone, trovano in Amerini e Tisci conduttori sempre attivi, incrociano
là davanti e insomma finiscono per dare imprevedibilità schiacciando il Cesena.
Le risultanti modenesi non portano però al raddoppio, tutta merce sprecata insomma: diagonale di Pivotto che
finisce poco a lato (31'), un colpo ben sistemato ma inefficace di Fabbrini (40') e una bordata da 40 metri
di Amerini su cui Viviano non vede streghe. Totale: c'è tanto Modena che spreca e c'è una flebilissima
parvenza di Cesena che ormai sembra aver perso l'atteggiamento giusto.
La seconda traccia del match è quasi identica alla prima: dopo due spunti d'orgoglio del Cesena (Rinaudo al
2' spara alto dal vertice dell'area piccola; Pestrin al 6' grazia Frezzolini di testa), ecco che si ripete la
solfa per il raddoppio del Modena: colpo di testa di Tisci al limite dell'area, doppio palo che nemmeno a cercarlo, difesa
bianconera sbalestrata ed ecco sbucare ancora lui, Campedelli, che vanifica il ritorno di Viviano sparando un
centimetro sotto la traversa.
E' la sua giornata, è Modena che canta e che vede i playoff ma che deve anche registrare la notizia di due suoi
tifosi all'ospedale per scontri con la polizia; ed è il Cesena che, spezzato in tre tronconi, reagisce con
Ingrosso che impensierisce poco poco Frezzolini e quindi con Rinaudo che (25') si vede prima ribattere dal
portiere e poi da Amerini sulla linea.
Poteva cambiare il match? Impossibile, e la chiusura di ogni dubbio arriva tre minuti dopo: punizione da destra
di Tisci, ecco Troiano in diagonale, Viviano stordito e 3-0. Fine? Macchè. Asamoah fa un eurogol dal limite
del''area con palla a girare.
Saluti. Serataccia cesenate insomma, che adesso deve trovare quella vittora assente da sette giornate. Il Modena?
Batte un nemico bianconero dopo 3 anni, raggiunge le 11 gare di verginità, fa la scivolata della gioia sotto la curva
e canta «Serie A». Ora se non altro può, perchè è tutta un'altra vita.
Matteo Della Vite
MODENA - Perdere a Modena, contro una squadra in gran salute che sta fiutando
i play-off, ci può stare serenamente. Quello che non ci sta è l’atteggiamento.
La passività manifestata dal Cesena e soprattutto da Castori. Che dovendo
rinunciare ai suoi centrocampisti più votati all’offensiva, Confalone,
Piccoli e Salvetti, avrebbe dovuto presentarsi qui con due punte. Per
provare quantomeno a non farsi schiacciare dai canarini. E invece ha
preferito imbottire la squadra di mediani, incapaci di supportare la
manovra d’attacco, di gestire la palla, di seguire i tagli dei dirimpettai.
Un Cesena che ha finito per essere sbranato dai canarini. Un Cesena che precipita,
nel morale prima ancora che in classifica. Un Cesena che, contestato alla fine dai
1.200 tifosi, dovrà ora fare quadrato e cercare di ritrovare subito quello spirito
guerriero che lo ha sostenuto finora. Altrimenti si rischierà davvero di fare una
brutta fine. Anche alla luce dell’infortunio di Cavalli.All’arrivo del pullman al
Braglia, Confalone non si vede neppure: l’infortunio subito giovedì in allenamento
era stato smaltito, a stenderlo è stato un virus intestinale. Subito dopo dà forfait
anche Piccoli, che ha provato da solo ma si è arreso alla pubalgia. Vista anche l’
assenza dell’altro uomo di qualità, Salvetti, Castori punta tutto sulla corsa e sulla
quantità. Dall’altra parte, oltre all’ex Graffiedi, in stampelle e in attesa di essere
operato ai legamenti, manca anche Sommese. Campedelli, invece, recupera e indossa
la fascia di capitano. Ed è l’anima del Modena: il Cesena se ne accorgerà ben presto.
Con il match-winner, un altro giocatore sbocciato nel vivaio del Cesena, Tamburini.
Il 4-5-1 studiato da Castori prevede Biserni davanti alla difesa in marcatura su Tisci
, vertice alto del rombo predisposto da Pioli, con Rossetti e Pestrin interni, Della
Morte e Ciaramitaro larghi sulle fasce. Il progetto bianconero però vacilla al 4’, quando
Asamoah tocca indietro per Fabbrini, il cui destro è tenuto in due tempi da Viviano, e crolla al 10’.
Tutto parte da due erroracci di Ambrogioni, che prima si fa prendere le spalle da Fabbrini,
che crossa male, quindi, sullo spiovente successivo di Amerini, lascia libero Fabbrini di
fare la sponda per Campedelli, che in tuffo di testa fa secco Viviano da due metri. Detto
che per il Cesena ci sono due tiri senza sugo di Della Morte, dall’altra parte sono ben
più pericolose due conclusioni alte di Asamoah.Dalla panchina si alzano Bernacci e Masini
e la mossa a livello psicologico serve, visto che al 23’ Cavalli si produce in una progressione
delle sue, stroncata da Centurioni al limite. La punizione di Della Morte trova i
pugni di Frezzolini. Quando il Modena riesce ad avanzare palla al piede, come al 31’,
è uno spettacolo. Ma solo per gli altri ed è una fortuna che il destro in corsa di Pivotto,
su un’uscita difensiva folle di Pestrin (colpo di tacco al limite), finisca fuori. Il
Cesena ha anche tantissima sfortuna: un problema alla coscia ferma Cavalli, sostituito
da Bernacci. E subito dopo Viviano merita gli applausi per un gran volo su sinistro di
Fabbrini. Prima del riposo, il Cesena guadagna un corner, ma il colpo di testa di
Ambrogioni è altissimo.Castori, che si trova sotto solo 1-0, prova a passare al
4-2-3-1, abbassando Rossetti, accentrando Ciaramitaro e piazzando Pestrin a sinistra.
Subito il Cesena ha l’occasione per fare pari, ma Rinaudo, su punizione di Della
Morte bucata da tutti, stoppa e calcia alto da cinque metri. Una volata con cross
di Della Morte pesca Pestrin sul secondo palo: tuffo di testa centrale e Frezzolini
si ritrova la palla in bocca. Nello spirito sembra un Cesena diverso. Però al primo
affondo “cuore di pietra” Campedelli chiude il conto. Il destro dal limite di Tisci,
su sponda aerea di Asamoah, gioca a flipper con i due pali: Ingrosso se la dorme e
Campedelli, a rimbalzo, la sbatte con violenza sotto la traversa. Serrande abbassate.
Fuori Pestrin per Masini, ma il Cesena
può far male solo su palle inattive. Ambrogioni trova la mano di Frezzolini. Dal corner,
la palla giusta capita a Rinaudo: sinistro a botta sicura, che Amerini, sulla linea,
devia contro la traversa: cuoio in campo e partita che va in archivio un minuto dopo,
quando l’isolato Troiano realizza il 3-0 sugli sviluppi di una punizione calciata da
destra da Tisci. Prima della fine arrivano anche il poker di Asamoah e i lampi del cielo.
Sì, sul Cesena sta diluviando.
dall’inviato Alessandro Burioli (www.corriereromagna.it)