Calcio: 21/09/04

MODENA - PIACENZA

(Serie B 2004/05)

TABELLINO


COMMENTI

Ganz! E Modena esplode

Al 52' il bomber fulmina il Piacenza e decide il derby
Successo soffertissimo, Braglia in festa, si riparte da zero


di Paolo Vecchi

MODENA. Porta la firma di Maurizio Ganz, ma pulsa col cuore di tutto il Modena. Ecco la prima vittoria in campionato dei gialli di Pioli, giunta al termine di un soffertissimo derby col Piacenza nel primo turno infrasettimanale in serie B. Privo di Tisci e con Pasino ko, il Modena si oppone ai biancorossi di Iachini con la determinazione mostrata col Genoa, ma dimenticata con l'Albinoleffe. Partita dura, spettacolo assente, ma è un gran gol quello con cui Ganz AL 52' decide il match incendiando il Braglia.

Si riparte da zero, la penalizzazione è cancellata: il Modena ha vinto ed è un successo pesantissimo non solo per la classifica, aspetto comunque da non trascurare, ma perchè porta una straordinaria iniezione di fiducia all'interno del clan gialloblù e nei tifosi modenesi. I gialli avevano promesso di riscattare Bergamo: lo hanno fatto soffrendo le pene dell'inferno e con la zampata vincente di un cannoniere sempreverde come Ganz. La promessa è stata mantenuta al termine di una partita priva di spettacolo: ma ieri sera non contava più di tanto giocare bene, servivano i tre punti e il Modena li ha conquistati gettando sul terreno del Braglia il cuore e la capacità di soffrire, qualità che dovranno supportare i gialli anche quando, con Tisci e Pasino a disposizione, avranno la possibilità di esprimersi su livelli superiori.
Pioli deve preparare il confronto col Piacenza con un problema piuttosto serio da affrontare: le assenze di Tisci, squalificato, e di Pasino l'altro uomo di qualità del centrocampo alle prese con un problema muscolare. In campo quindi un Modena in versione operaia schierato con Renard tra i pali, Perna a destra al posto dell'incerto Pivotto di Bergamo, poi Mayer, Ungari e Tamburini a completare la linea arretrata. In mezzo Giampieretti affianca Campedelli al centro, con Antonini al posto dell'altro infortunato Manu e Music a sinistra. Davanti Ganz è al posto di Fabbrini accanto a Vignaroli. Anche il Piacenza si propone con il 4-4-2: Orlandoni in porta, difesa a quattro Sardo-Campagnaro-Mangone-Cristante, Riccio e Patrascu opposti a Giampieretti e Campedelli, D'Anna e Masiello esterni e Jeda con Pepe in attacco. Il Modena sente il match e deve riscattare il tonfo con l'Albinoleffe, ma fin dalle prime battute si intuiscono le difficoltà della formazione di Pioli nell'organizzare una manovra accettabile. L'assenza di Tisci pesa come un macigno e dopo una manciata di minuti arriva la tegola di Music che, toccato duro da D'Anna, deve uscire rilevato da Di Venanzio.
I gialli stentano, il Piacenza bastona pesantemente i canarini, le cui carenze in fase di impostazione vengono messe impietosamente a nudo dal pressing dei biancorossi di Iachini. Campedelli è un leone, ma non trova collaborazione da parte di Giampieretti che non riesce ad entare in partita. Antonini va a sprazzi, Perna tiene in fase difensiva, ma quando deve impostare fa cilecca. Va decisamente meglio sul versante mancino dove Tamburini e Di Venanzio si scambiano bene arrivando spesso al cross. Nemmeno Vignaroli riesce ad illuiminare la manovra con Ganz ad attendere invano un pallone giocabile. Il Piacenza non fa molto di più, ma la prima occasione è proprio dei biancorossi al 18' con un tiro di Sardo che impegna a terra Renard. Al 23' la risposta del Modena: Tamburini allunga a Di Venanzio sulla sinistra, cross teso in mezzo e bella girata al volo di Ganz purtroppo fuori misura. Da qui all'intervallo solo caos e noia. Di bel calcio non c'è traccia. La ripresa si apre con un brivido per i gialli: Riccio tira da fuori, la palla tocca la gamba di Mayer e finisce sui piedi di Pepe solo al cospetto di Renard che si lancia in uscita sui piedi dell'azzurrino sventandone la conclusione. Grande intervento. Al Modena servirebbe il miglior Vignaroli e al 52' l'attaccante sfodera il 'numero' al termine di un'azione finalmente lineare dei gialli. Vignaroli riceve la sfera in prossimità dell'area decentrato a sinistra, si libera di tre uomini e scodella un pallone d'oro a Ganz: il bomber controllo col petto e, prima ancora che la palla tocchi terra, di sinistro scaraventa il gol-partita alle spalle di Orlandoni. Il Braglia esplode, Di Venanzio e Campedelli diventano inesauribili tanto che l'ascolano, nel finale, deve cedere il posto a Pivotto. Iachini gioca la carta Beghetto, ma il Piacenza riesce a creare solo un mezzo pericolo al novantesimo con girata di Jeda che sorvola la traversa. Il cuore del Modena ha saputo andare oltre le assenze e le difficoltà e l'abbraccio della Montagnani a fine gara è il meritato premio alla squadra di Pioli.



Ganz colpisce
Modena a galla
Piacenza steso, penalizzazione annullata

MODENA. El segna semper lu: così lo chiamavano i tifosi dell'Inter qualche anno fa, quando aveva abituato San Siro ai suoi gol, al suo temperamento, alle sue giocate in acrobazia, ai suoi scatti per rincorrere un difensore e dare magari una mano ai compagni di centrocampo. E' il 7' del secondo tempo quando Maurizio Ganz, 36 anni di energia, segna il gol che regala il successo al Modena nel derby contro il Piacenza. Una rete in pieno stile Ganz: Vignaroli sulla sinistra alza un pallone verso il centro, la difesa del Piacenza sbaglia il fuorigioco, quale miglior boccone per Ganz, che in un attimo torna el segna semper lu: stop e tocco a beffare Orlandoni in uscita. Poi la corsa ad abbracciare tutti i compagni, a condividere col resto della squadra e col pubblico la soddisfazione personale.
Questo è Maurizio Ganz, che cambia i connotati ad una partita che sembrava destinata a scivolare via senza la minima emozione. Che Pioli e Iachini fossero due tipi di tanta sostanza, del resto, lo si sapeva fin dai tempi in cui erano giocatori. Ma che Modena e Piacenza rispecchiassero in maniera così fedele i due tecnici lo si è capito alla perfezione solo nel primo tempo di ieri sera. Poca qualità in campo, zero fronzoli né tantomeno giocate che strappino applausi, spettacolo di gioco ai limiti del rimborso biglietto. Nel Modena l'attacco targato Vignaroli-Ganz, è troppo leggero, la sorte poi toglie subito di mezzo Music, l'unico gialloblù - Tisci è squalificato - in grado di dare un'accellerazione alla manovra: il sostituto Di Venanzio, infatti, non si dimostra certo all'altezza. Nel Piacenza Iachini pensa bene di lasciare in panchina Beghetto, che non sarà bello esteticamente come Pepe e Jeda, ma la butta dentro che è una bellezza.
La partita è soporifera. Dopo un paio di schermaglie (tiro fuori di Campedelli da un lato e replica di Sardo facilmente parata da Renard dall'altro), per la prima emozione vera bisogna aspettare il 24', quando un cross di Di Venanzio - forse l'unico andato a buon fine nei primi 45' - pesca in area Ganz, che con una girata delle sue manda poco alto sulla traversa. Poi nulla più, tant'è che il fischio di Castellani che sancisce l'intervallo sembra una liberazione.
In apertura di secondo tempo il Piacenza ha una chance enorme per sbloccare il risultato: tiro al volo di Riccio al limite dell'area modenese, rimpallo Mayer-Ungari, il pallone finisce tra i piedi di Pepe ma Renard in uscita bassa fa il miracolo. Rimarrà questa l'azione più rilevante del Piacenza in tutta la gara. Chance sprecata, dicevamo, e così tre minuti più tardi ecco il gol di Ganz già descritto. In svantaggio, Iachini si rimangia la scelta iniziale e chiede a Beghetto di rimettere le cose a posto. L'attaccante entra al posto di D'Anna, per una squadra che si ridisegna dunque col 4-3-1-2, Jeda dietro a Beghetto e Pepe. La prima replica piacentina al gol di Ganz è una bella accellerazione sulla sinistra di Masiello, che supera Perna in velocità ma spara il cross addosso a Renard.
La noia del primo tempo è solo un ricordo, il gol ha dato fiducia al Modena e acceso l'animus pugnandi del Piacenza, costretto a rincorrere. La squadra di Iachini prova a stringere i tempi, Jeda da trquartista si muove meglio, Masiello sulla sinistra non lascia mai sereno Perna. Ma a centrocampo Riccio e Patrescu vanno a sbattere sulla coppia Giampieretti-Campedelli e non trovano il corridoio per le punte. Così, quando vai a tirare le somme, ti accorgi che è il Modena ad andare più vicino al raddoppio che non il Piacenza al pareggio. Esemplare, in questo senso, il minuto 27'. Mangone è un po' lezioso nel disimpegno, Ganz non lo molla un secondo e lo costringe all'errore: Vignarli interviene, dà quindi a Ganz che serve un assist al bacio per Campedelli, tiro a botta sicura ma Orlandoni risponde da campione.
Al minuto 29 finisce la gara di Ganz: el segna semper lu non ne ha più, il pubblico gli riserva un'ovazione, cosa che non fa col suo sostituto Fabbrini, in verità un po' beccato. Il copione, comunque , non cambia: Piacenza all'assalto e Modena in contropiede. Beghetto e Pepe mancano un paio di volte la deviazione sotto misura , Mangone sbaglia un altro disimpegno, Patrescu colleziona calci d'angolo.
Il finale è incandescente: il pubblico modenese si mette le mani nei capelli al 44', quando Vignaroli fallisce da buona posizione il raddoppio, imprecaper i cinque minuti di recupero concessi da Castellani, trema per una doppia girata di Masiello in area ribattuta dalla schiena di Perna. E infine esulta: è una liberazione, il Modena ha annullatao i quattro punti di penalizzazione. Il campionato può finalmente cominciare.

Davide Stoppini









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