Calcio: 22/08/04

SASSUOLO - REGGIANA

(Coppa Italia Serie C 2004-05 Girone E)

TABELLINO


COMMENTI

Due rigori di Federici fanno volare la squadra di Brucaro in evidente crescita

Derby, un super Sassuolo stende la Reggiana


di Paolo Seghedoni

SASSUOLO.Il Sassuolo si regala una serata dolce, battendo in un derby assai sentito la Reggiana al Ricci. La Coppa Italia restitusce ai tifosi neroverdi una squadra in palla, capace di regolare i più quotati avversari che, di contro, escono dallo stadio neroverde con tanti dubbi e pochissime certezze. I ragazzi di Brucaro hanno interpretato la sfida col piglio giusto, mantenendo la giusta distanza tra i reparti e finendo col soffrire pochissimo contro una squadra di categoria superiore. Anche sotto il profilo atletico il Sassuolo ha tenuto bene, nonostante le diverse assenze. In definitiva non è certo il tempo degli entusiasmi, ma per ora la squadra neroverde sta crescendo e questo è quello che si chiede in questa fase della preparazione.

Il Sassuolo che non ti aspetti. Decimato dagli infortuni la squadra di Brucaro "bagna" l'esordio al Ricci in una gara ufficiale (e per di più in un derby di prestigio contro la Reggiana) con una bella e convincente vittoria. Le indicazioni per Brucaro sono senza dubbio positive, soprattutto se si pensa alla personalità e all'ordine visto in campo.
Il Sassuolo schierato da Brucaro è obbligato dalle tantissime defezioni. Il tecnico rinuncia forzatamente al 4-3-3 per mettere in campo un rassicurante 4-2-2, arretrando Baresi al fianco di Girelli al centro della difesa con Tondo e Grimaldi a presidiare le corsie. Pensalfini e Malpeli giocano da interni di centrocampo coadiuvati da Benetti e Masucci, larghi sulle fascie. In attacco il tecnico piemontese si affida alla coppia di corazzieri Federici-Sforzini.
La Reggiana, squadra che si affida alla linea verde, prova subito a mettere in difficoltà i neroverdi e al 4' un errore in disimpegno di Baresi non viene sfruttato per un soffio da Gambino. Al 7' ci prova Pederzoli su punizione (mira alta) poi il Sassuolo trova pian piano ritmo e misure e comincia a far gioco. Benetti sulla sinistra è già in forma campionato, mentre Pensalfini gestisce con personalità il centrocampo. Al 25' la gara si sblocca: Tondo ruba il tempo a Henry in piena area e viene agganciato dal colored granata, rigore che Federici non fallisce nonostante Nuzzo intuisce la traiettoria. La Reggiana prova subito a scuotersi con Azeez, che alla mezzora impegna Giaroli in corner, ma il Sassuolo non concede metri e continua a controllare con relativa tranquillità la situazione. Solo al 44' la Reggiana si rende pericolosa, ma in mischia Henry viene sbilanciato e Napolioni non trova che le gambe dei difensori neroverdi. La ripresa si apre con il Sassuolo ancora bene in partita. La squadra di Brucaro è ordinata e ben messa in campo, mentre i granata di Giordano non riescono a spingere con continuità e nel mezzo tendono a fare confusione. Al 53' un rilancio dei neroverdi trova la testa di Federici che spizza per Masucci, l'esterno entra in area e cade dopo l'ostacolo di Urbano. Secondo penalty (meno netto del primo) e Federici dopo un paio di minuti di proteste insacca il raddoppio. La squadra di Brucaro, sulle ali dell'entusiasmo, fa vedere alcune azioni di pregevole fattura, con Masucci e Benetti scatenati sulle corsie laterali ben supportati da Pensalfini e Malpeli. In difesa i neroverdi non soffrono, anche grazie agli anticipi di testa di Baresi, e il doppio vantaggio è meritato. Dopo il secondo gol Brucaro fa entrare Santunione (al rientro dopo una lunga assenza) per Sforzini spostando leggermente più avanti Benetti e Masucci in aiuto a Federici e trasformando il 4-4-2 in un 4-5-1 che in fase offensiva diventa un 4-3-3. Al 90' il gol di Borneo su rigore (fallo di Girelli su Napolioni) non sposta il giudizio su una prestazione che fa ben sperare.



Bella vittoria dei neroverdi contro la Reggiana, doppietta di Federici dal dischetto
Sassuolo, una coppa di gioia

SASSUOLO - Sassuolo, buona la prima. Al debutto, con i tre punti in palio, davanti al proprio pubblico, i neroverdi si tolgono la soddisfazione di battere la Reggiana, sorpassandola nella classifica del girone E di Coppa Italia. Merito principalmente di Federici, autore di una doppietta dal dischetto che ha messo alle corde i granata, e merito di un Sassuolo ben disposto in campo da Brucaro, e senza dubbio più volitivo e concentrato di una Reggiana assai penalizzata dalle assenze (ma anche ai neroverdi mancavano cinque elementi) ma che sul prato del Ricci ha messo davvero pochino. Buon per il Sassuolo che, dopo aver subito la sfuriata iniziale degli uomini di Giordano (un'incursione senza esito di Gambino, una punizione alta di Pederzoli), sono andati vicino alla rete al 10' con un colpo di testa di Sforzini e hanno trovato il vantaggio un quarto d'ora dopo. Era Henry ad abbattere Tondo in area e a cusare il rigore che Federici trasformava con buona freddezza, mettendo le ali al Sassuolo, che rischiava qualcosa in chiusura di tempo (Giaroli rintuzzava in corner Azeez) ma andava al riposo in vantaggio. Nella ripresa, ritmo più elevato e qualche scontro in più: ne facevano le spese prima Benetti, poi Pederzoli, entrambi ammoniti, ma la Reggiana non trovava il varco giusto per impensierire Giaroli, e rimaneva abbastanza sulle sue, senza mai dare l'impressione di potere (o volere) granchè. Lo trovava, il varco giusto, ancora Federici, che di testa liberava Masucci a tu per tu con Nuzzo. L'intervento sulla punta neroverde di Urbano valeva, almeno ad avviso del direttore di gara, il secondo penalty, che Federici trasformava ancora chiudendo di fatto il match. La mezzora finale, infatti, vedeva solo la girandola dei cambi e qualche ipotesi offensiva della Reggiana che tuttavia rimaneva tale, fino all'89', quando Girelli stendeva Napolioni dando la possibilità a Borneo di dimezzare le distanze, ancora dal dischetto.


Il crollo dei granata a Sassuolo
Una Reggiana senza gioco e idee subisce il secondo ko della stagione
La formazione di Giordano punita da due rigori trasformati da Federici


dal nostro inviato Wainer Magnani

SASSUOLO (Mo). Reggiana sconfitta e miliata da Sassuolo. I granata compromettono la qualificazione al secondo turno di Coppa Italia ma soprattutto dimostrano tutti i loro limiti organizzativi. Una squadra priva di molte pedine e ancora alla ricerca di un'identità di gioco.

I numeri ci sono (4-2-3-1) ma il calcio non è il gioco del Subbuteo e quindi non basta schierare quattro difensori, due mediani, tre mezzepunte o presunte tali e un centravanti, di maglia. E' vero che la Reggiana ieri sera si è presentata a Sassuolo priva di sei uomini (Morello, Bertolini, Redavid, Giandomenico, Bonfanti, Bonomi) mentre Gissi e Cangini (con le valige pronte) e Borneo sono partiti dalla panchina.
Per fortuna che la Lega di serie C1, tra le tante decisioni nefaste, ha deciso di posticipare l'avvio del campionato al 12 settembre. In questo modo Bruno Giordano avrà la possibilità di dare un preciso volto e un'identità di gioco a una Reggiana che appare l'ombra di se stessa e che ha spento anche l'entusiasmo dei tifosi granata che ieri sera si sono presentati al Ricci.
L'unica consolazione è che quella vista ieri sera non è la Reggiana vera, quella che gli sportivi reggiani sognano, quella che la società ha abbozzato. Se dovessimo giudicare da quanto visto ieri, in particolar modo nel primo tempo, dovremmo metterci le mani nei capelli. Per fortuna questo non è calcio vero, questa non è la Reggiana che debutterà con il Foggia anche se il trainer granata dovrà fare in fretta ad estrarre dal suo libro mastro l'Abc del 4-2-3-1 e iniziare a fare sul serio.
La Reggiana, oggi come oggi, non ha nulla d'organizzato e del resto basta che gli avversari, seppur di categoria inferiore, mostrino un minimo d'assieme e una manovra decente, che la Reggiana va in crisi. Così è stato ieri sera contro il Sassuolo che è passato in vantaggio (24') su rigore con Federici (fallo ingenuo di Henry su Tondo) e poi ha messo in ambasce la difesa granata. La reazione si è vista solo su una conclusione di Azeez (30') e un presunto fallo di Henry non visto dal mediocre arbitro Ferrandini.
La Reggiana non può essere questa e quindi ogni giudizio è prematuro ma restano i problemi di un'organizzazione che dovrebbe essere a trazione anteriore e che invece vede i granata stentare nella costruzione del gioco. Questo è un compito che, a prescindere dagli uomini, è affidato al lavoro di Giordano, a meno che ci si voglia affidare solo alle qualità degli uomini e allora si può anche giocare a Subbuteo. Basta mettere Borneo in attacco, Giandomenico alle spalle, Ranalli e Adeshina sulle ali e buttare la palla in avanti sperando che combinino qualcosa di buono. Questo, però,non è calcio.
E' anche vero che per Giordano questo precampionatoè stato un calvario: prima non ha mai potuto contare sulla coppia titolare di attaccanti, quindi ha cambiato tre volte il modulo di gioco, passando dal 4-3-3 al 4-4-2 e ora al 4-2-3-1. Numeri che sono rimasti tali, perchè di organizzazione nemmeno a parlarne.
Cosa c'è di buono da salvare in questa terza partita di Coppa Italia? Niente, se non l'esordio di Borneo. Nella ripresa la musica non è cambiata, anzi è stato il Sassuolo a raddoppiare, sempre su rigore (10') per un fallo questa volta di Urbano su Masucci. Perfetta la trasformazione di Federici. La reazione dei granata è avvenuta solo a parole e con falli gratuiti. Di occasioni da gol nemmeno l'ombra.


LA REGGIANA SCONFITTA DAL SASSUOLO 2 A 1 CON DUE CALCI DI RIGORE

La Reggiana domenica sera, a Sassuolo, è stata di nuovo sconfitta, nella terza partita di Coppa Italia. La squadra granata ha però delle valide attenuanti: in primo luogo è scesa in campo in formazione rimaneggiata, a causa delle numerose assenze per infortuni, a queste si è aggiunta anche quella di Marzullo infortunatosi mercoledì contro lo Spezia. In secondo luogo, anche l’arbitraggio, che senza fare del vittimismo ha concesso in modo generoso ai padroni di casa due penalty, il primo favorito anche da una ingenuità del difensore Henry, il secondo davvero inventato.
La cronaca: La squadra granata è partita bene con Gambino all´attacco dopo soli due minuti di gioco, seguito poi da un tiro in porta alto di Pederzoli al 7° minuto; il Sassuolo riesce però a procurarsi un rigore al 26° per fallo di Henry in area su Tondo. Il gol è stato realizzato da Federici, nonostante la buona intuizione di Nuzzo. Al 33° Azeez è all´attacco, ma il portiere devia in angolo. Nella ripresa, all´8° minuto, di nuovo un rigore per il Sassuolo trasformato ancora da Federici. Il bomber granata Borneo, messo in campo dal mister Giordano al 26° del secondo tempo, alla sua prima apparizione dopo un mese di assenza per infortunio, ha realizzato il gol del 2 a 1 sul calcio di rigore che ha chiuso la partita al 45° minuto. Borneo nonostante abbia giocato una mezz’ora, non ha avuto modo di esprimersi, ma il fatto che abbia segnato il rigore con grande sicurezza, lo conferma sulla via del completo recupero.
(www.reggianacalcio.it)




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