BENETTON RUGBY TREVISO - RUGBY VIADANA
28-24 (d.t.s.)

(Campionato Italiano Super 10 2006/07 - PlayOff - Finale Scudetto)

TABELLINO


COMMENTI

Finale thrilling
Treviso si gode il 13° scudetto

Comanda Viadana, il Benetton pareggia nel recupero
Per la 1ª volta il titolo assegnato ai supplementari
 

dal nostro inviato
SIMONE BATTAGLIA
MONZA
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In molti ricorderanno la finale di ieri, ma due più di tutti. Maci Perziano, ala del Benetton, che a 34 anni segna la meta che vale il suo ottavo scudetto (su 13 di Treviso), e il tallonatore di Viadana Andrea Moretti, nato appena due mesi prima di lui, che al 14' del secondo supplementare ha avuto tra le mani il pallone più pesante di un finale incredibile, a cinque metri dalla meta e con due compagni al largo liberi, e se l'è visto scivolare in avanti.

IL MEZZO SCUDETTO Viadana vede svanire un tricolore che alla mezz'ora della ripresa sembrava essere in tasca (6-18), prima che un Treviso fino a quel momento contratto e capace di commettere almeno una dozzina di «in avanti» nei 22 avversari, trovasse le forze per rimettere in piedi la partita. Love aveva preparato il match in modo perfetto: mischia sufficientemente solida da garantire palloni alla mediana e ad avanzare, quando ce ne fosse stato bisogno, un Pilat preciso ai calci e ordinato nelle scelte di gioco, una buona difesa sugli spazi larghi. Solo in due occasioni, con Heidtmann e Mulieri, Treviso era riuscito a bucare la linea ma dentro i 22 aveva perso il pallone. I campioni sembravano stanchi, smossi solo dalla verve di Lucchese dietro la mischia, incapaci di porre dei problemi a una squadra ben organizzata.
Ben organizzata, sì, ma anche spuntata quando si trattava di avvicinarsi alla meta, cosa che a Treviso invece riesce. Il palo di Goosen al 23' sembrava il segno di un destino che Treviso è riuscito a girare dalla sua parte.

FINALE THRILLING Il Benetton passa la prima volta con la spinta degli avanti da touche, poi mettendo le tende sotto i pali mantovani finchè, al 46' della ripresa, Wentzel non trova il varco del pari: 18-18. Si va ai supplementari, per la prima volta in 20 finali scudetto, e sono 30 minuti intensi, una partita nella partita, con Viadana che si aggrappa alle maul e al piede di Pilat per tornare in vantaggio e con Treviso che ne ha di più ma continua a perdere possessi capitali. Quando Perziano trova la meta del 25-21 e Goosen aggiunge 3 punti al nono minuto del 2° tempo supplementare, sembra finita. Invece Viadana è ancora viva. E dopo il calcio del -4 di Pilat, la più incredibile delle rimonte sembra a portata di mano. La mischia avanza metro per metro, un calci dà una touche dentro i 22, due fasi concentrano abbastanza giocatori da liberare lo spazio aperto. Eccola, l'apertura, accompagnata dal boato dei 3000 viadanesi arrivati al Brianteo di Monza. Un urlo che si spegne con il più banale degli «in avanti» di Moretti. E' scudetto Treviso.


Mai una finale così: a Monza, il Treviso rimonta da 9-18 e s’impone ai supplementari
Lo scudetto di Perziano

di Francesco Volpe
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Una finale da impazzire. Settanta mi­nuti di noia, poi i fuochi d’artificio. Treviso si tiene lo scudetto cucito sulle maglie con una rimonta da Milan dei tempi belli. Sotto 6-18 al 28’ st, segna tre mete e riscrive una trama che sembrava scolpita nel marmo dal piede di Corrado Pilat. Quella decisiva, a metà del secondo supplementare, porta la firma di Massimiliano “Maci” Perziano, 24 anni. E’ la meta n.146 nella lunga e prolifica carriera dell’ala trevigiana. Ma è soprattutto la meta che gli vale l’ottavo scudetto personale: nel dopoguerra, nessuno ha vinto quanto lui.
MESSAGGIO - Una finale che è un messaggio in bottiglia per tutto il nostro rugby. In Italia si può ancora vincere puntando sui giovani, senza rimpinzarsi di mediocri stranieri. A patto di avere un vivaio che in una stagione è capace di lanciare in prima squadra una decina di ragazzini di talento. Perché la finale di Monza l’ha vinta Perziano, ma l’hanno vinta anche Lucchese (più intraprendente) e Semenzato (più rapido), due mediani di vent’anni che non hanno sentito il peso dell’eredità di Troncon (emigratro) e Picone (infortunato). L’ha vinta soprattutto Franco Sbaraglini, 24 anni, pilone prelevato da ragazzo a Mar del Plata e trasformato nel tallonatore e nel leader che ha suonato la carica e risollevato i compagni. Sua la meta che ha rimesso in carreggiata i campioni e fatto vacillare le certezze di un Viadana troppo presto convinto di avercela fatta. Poi un “numero” di Wentzel - sontuoso affondo di 40 metri - ha affidato lo scudetto ai supplementari (mai accaduto).
A quel punto l’inerzia, e la spinta degli avanti, era tutta per il Benetton. Bortolussi, migliore dei suoi, ha salvato una meta fatta negando il contatto con l’erba all’ovale di Mulieri (1’ sts; decisione alla moviola), ma il Viadana è crollato poco dopo, su un’azione in prima fase della cavalleria trevigiana. Sostenuti da un pubblico caldo e spiritoso - tutti in tribuna con cappello in paglia e T-shirt con leone giallo in campo nero - i lombardi avevano costruito un vantaggio invidiabile sull’aggressività della difesa e sulla precisione di Corrado Pilat. Gli è mancata l’esperienza e la mentalità vincente. Doti che Treviso - 13° scudetto, 16ª finale nell’era play-off - ha ormai nei cromosomi.
C.T. AZZURRO - In tribuna, assieme al c. t. Berbizier, anche Philippe Saint­André, ex grande ala di Francia e coach dei Sale Sharks, campioni d’Inghilterra un anno fa. Di lui si parla come papabile per la panchina azzurra dopo i Mondiali. Il presidente Dondi l’ha contattato, lui si è riservato una risposta, perché è in lizza anche per la panchina di Francia. E la caccia al c.t. continua.


Groupama S10: In 11.350 applaudono la Benetton

Monza, 19 Maggio 2007 – La Benetton Treviso, davanti a 11.350 spettatori, vince la finale del Groupama Assicurazioni Super10 per 28-24 l’Arix Viadana ai supplementari, dopo che i primi ottanta minuti si erano conclusi sul 18 a 18 e diventa campione d’Italia per la dodicesima volta.
Primo tempo poco spettacolare con le difese delle due squadre abili ad annullarsi a vicenda le proprie iniziative d’attacco e il Viadana che va al riposo in vantaggio 9 a 6 grazie a tre calci di Pilat e due di Goosen.
Nel secondo tempo sale il ritmo di gioco con il Viadana che nella prima mezz’ora impone il gioco e grazie a Pilat, Groupama Man of the match, allunga fino al 18 a 6.
Quando l’Arix sembrava avviarsi verso la vittoria il Benetton Treviso riprende a giocare portandosi in attacco e andando in meta con Sbaraglini al 33°.
Treviso spinge ancora e trova la meta al 9° minuto di recupero con Wentzel e Goosen con la trasformazione trova il pareggio.
Nel primo tempo supplementare l’ennesimo calcio di Pilat porta di nuovo in vantaggio il Viadana ma nel secondo tempo Treviso va a segno con Mulieri che capitalizza un’azione alla mano dei trequarti partita da una mischia nei 22 metri avversari.
Pochi minuti dopo Goosen allunga ancora con un calcio ma a tre minuti dalla fine Pilat accorcia le distanze. Viadana ci crede ancora e si riporta in attacco fino a quando all’ultimo minuto spreca un’occasione cercando la penetrazione invece di sfruttare la superiorità numerica e consegna lo scudetto nelle mani del Benetton Treviso.

Il dopo partita
Durante la conferenza stampa tenuta al termine dell’incontro, il capitano dell’Arix Viadana, Kaine Robertson, ammette con grande rammarico di aver creduto troppo presto nella vittoria finale: “Quando eramo sul 18 a 6 abbiamo pensato di aver vinto la partita. La loro grande esperienza non li ha fatti mollare, hanno saputo approfittare del nostro calo mentale e far loro il match”.
Forti anche le parole dell’allenatore dei gialloneri, Love Jim: “Abbiamo giocato per 60’ mentre il Treviso soltanto i restanti 20’. I biancoverdi hanno meritato la vittoria per la grande esperienza dimostrata sul terreno di gioco. In ogni caso, comunque siano andate le cose, possiamo riterci soddisfatti di essere arrivati fin qui”.
Un’aria diversa si respira, ovviamente, in casa Treviso. “E’ una immensa soddisfazione – commenta il capitano Silvio Orlando – Ad un certo momento della gara in pochi hanno creduto in una nostra vittoria ma noi che eravamo in campo non ci siamo dati per vinti…e poi è successo quel che è successo”.

I premi
Groupama Man of the match: Corrado Pilat (Arix Viadana)
Premio Peroni – Miglior Realizzatore: Corrado Pilat (Arix Viadana)
Premio Grillo Talpa Sky - Miglior giocatore di formazioine italiana: Massimiliano Perziano (Benetton Treviso)
Premio La primameta: Franco Sbaraglini (Benetton Treviso)
Premio Fair Play Regione Lombardia: Nanni Raineri (Almaviva Capitolina)





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